La valutazione di un curriculum vitae è un processo molto importante da cui deriva la scelta del candidato giusto per ricoprire una determinata posizione professionale. Per questo motivo gli addetti alla selezione del personale devono essere in grado di valutare accuratamente i CV che arrivano in azienda. Un lavoro non facile e ricco di responsabilità ma troppo importante per essere trascurato o affrontato con superficialità. Ecco su quali fattori bisogna concentrarsi per valutare adeguatamente un CV.
La valutazione del curriculum vitae è un processo particolarmente delicato ed importante per un’azienda, perché consente di individuare il candidato giusto, quello capace di dare un valore aggiunto alla realtà imprenditoriale stessa. Il processo di recruiting prevede l’analisi attenta delle competenze dei candidati ma anche un pizzico di intuito, valutando non solo l’insieme delle qualità professionali ma anche quelle personali. Assumere il dipendente perfetto tra la miriade di candidature che arrivano ogni giorno alle aziende è sicuramente complesso ma allo stesso tempo possibile. Gli addetti alla selezione del personale devono essere pronti ad analizzare i CV nel minor tempo possibile, limitando i margini di errore nella scelta dei futuri dipendenti. Il processo di recruiting inizia proprio dalla valutazione dei curriculum. Se si compiono errori in questa fase si avrà una perdita di tempo e denaro, con la scelta di candidati che in realtà potrebbero non essere idonei. Come fare? Come procedere limitando il più possibile i margini di errori?
L’idonea valutazione dei curriculum non può assolutamente prescindere dalle informazioni contenute al suo interno. Tuttavia, tale documento deve essere letto non solo tenendo in considerazione il suo contenuto, ma anche la forma con cui si presenta. Ad esempio, alcuni elementi fondamentali da tenere in considerazione sono: la lunghezza del documento, la struttura grafica, la cura nei dettagli, gli eventuali errori grammaticali. Si tratta di componenti che forniscono al selezionatore un’impressione generale del candidato, utile per fare una valutazione iniziale. Ecco alcuni elementi che gli addetti alla selezione del personale devono tenere in considerazione quando procedono con la valutazione del documento.
Leggere la lettera di presentazione aiuta a comprendere meglio le informazioni contenute nel curriculum. Infatti, si tratta di una modalità per stabilire un contatto iniziale con l’azienda attraverso uno strumento più dinamico e personale. La lettera di presentazione consente agli addetti alla selezione del personale di capire se le qualità del candidato sono davvero quelle ideali, quelle che servono all’azienda in quel preciso momento. Una persona poco qualificata avrà problemi a scrivere una buona lettera di presentazione senza utilizzare dei modelli standard già esistenti. L’attenta analisi di tale lettera può davvero diventare il primo filtro per ottimizzare l’intera procedura di selezione.
Anche se negli annunci di lavoro sono elencati i requisiti richiesti, possono arrivare anche candidature da persone che non hanno le competenze e conoscenze richieste. Per questo motivo, quando il selezionatore va ad analizzare i curriculum, deve crearsi una lista di controllo delle competenze che il candidato deve possedere per poter svolgere al meglio quel determinato lavoro. Questa lista sarà utilizzata per la scrematura dei CV pervenuti. Chi, con le proprie competenze, non rientra in essa verrà scartato.
Cercare una certa stabilità e coerenza nella storia lavorativa di un candidato è molto importante. Un recruiter dovrà concentrarsi a trovare nel CV quelle problematiche che potrebbero effettivamente superare i vantaggi, così da scartare i non idonei. Attenzione a:
Questi sono alcuni elementi che i recruiter tengono a mente per cercare stabilità e coerenza nelle informazioni presenti nel CV.
Talvolta alcuni candidati utilizzano un linguaggio particolarmente ambiguo, che non dice nulla. Il tutto potrebbe essere fatto per mascherare l’effettiva mancanza di conoscenze e di competenze. Ad esempio espressioni come: “ho partecipato a”, “ho familiarità con” non comunicano nulla sulla reale qualità del lavoro svolto. Dunque, si tratta delle classiche affermazioni che potrebbero depistare e spingere alla scelta della persona sbagliata per ricoprire quella determinata posizione professionale.
Essere rigorosi nell’analisi dei curriculum è necessario, l’importante è non cadere nell’eccesso. Il recruiter deve sempre mantenere una mente aperta. Assicuratevi che i candidati abbiano le competenze essenziali o almeno le capacità per poter acquisire parte di queste durante un percorso formativo in azienda. Ad esempio, se un candidato ha avuto una lunga pausa dal lavoro per motivi di salute o problematiche particolari, tenete conto di tali spiegazioni nel processo di valutazione, senza cadere a conclusioni affrettate.
Questi sono alcuni elementi fondamentali che gli addetti alla selezione del personale devono tenere in considerazione quando analizzano attentamente un curriculum pervenuto in azienda. Ovviamente si tratta di un processo che richiede tempo ed una particolare attenzione, ma che deve essere svolto con serietà e coerenza, per assicurare l’assunzione della manodopera che realmente può portare un valore aggiunto.
Pubblicato il 10 dicembre 2021 in Consigli Curriculum e Colloquio da Lorenzo Nincheri🌟 Scopri le Opportunità di Lavoro con Atempo Spa! 🚀 Sei alla ricerca della tua prima occupazione o desideri dare una svolta alla tua carriera? I Recruiting Day di Atempo Spa sono qui per te! Unisciti a noi per ottenere il massimo dalle tue competenze ed esperienze professionali! Potrai...
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