Il periodo di crisi e di instabilità economica che ha coinvolto il mercato del lavoro in Italia ha sicuramente portato diverse difficoltà. Soprattutto per chi è alla ricerca di un impiego. L'importante, tuttavia, è quella di non abbattersi. Così come una situazione come questa è stata in grado di mettere alla prova i candidati, è pur vero, che ha messo in luce moltissime nuove opportunità di lavoro. In special modo per chi ha voglia di mettersi in gioco. Nel corso degli ultimi tempi, infatti, abbiamo potuto vedere come le persone intraprendenti che sono riuscite in qualche modo a sfruttare questa situazione di crisi a proprio vantaggio, hanno avuto l’occasione di aprire la porta a delle opportunità davvero molto interessanti. Non per niente, in quest'ultimo periodo sono stati molti i recruiter che hanno visto aumentare di gran lunga il bacino di candidati alla ricerca di un impiego.
Partiamo da un dato di fatto. Al momento sono moltissime le persone alla ricerca di un lavoro. E questo significa, in automatico, ad un aumento esponenziale della concorrenza tra i candidati. E, di conseguenza, alla diminuzione delle possibilità di riuscire a trovare un impiego. Ma non tutti mali vengono per nuocere.
Questa situazione, infatti, sta offrendo l’opportunità di mettere in luce chi riesce a farsi notare dagli Head Hunter. Chi è in grado di emergere rispetto alla massa, infatti, parte con diversi punti di vantaggio.
Ovviamente tutto ciò è riferito a quelle situazioni in viene valutato solo ed esclusivamente l'aspetto della meritocrazia.
Qual è il modo migliore per farsi notare da un selezionatore di risorse umane? I sistemi sono diversi. Ma quelli che andremo a vedere noi nel dettaglio sono quelli che permettono di riuscire ad ottenere un risultato soddisfacente nel più breve tempo possibile.
Prima di rispondere ad un annuncio di lavoro, bisogna porre la massima attenzione al proprio curriculum e alla lettera di presentazione. E’ inutile negare, infatti, che questi due elementi compongono il biglietto da visita con cui ci si presenta ad un recruiter . Sono proprio questi due che determinano il successo o meno di una candidatura. E, di conseguenza, è da essi che l’Head Hunter prenderà la decisione di fissare un colloquio conoscitivo.
Essere ordinati e riflettere minuziosamente su che si scrive sono gli elementi basilari da cui partire. Inviare un CV disordinato, poco chiaro e ricco di informazioni inutili, si trasforma in una vera e propria perdita di tempo. Il che porta, nella maggior parte dei casi, a far sì che la propria candidatura venga scartata.
La soluzione migliore da attuare, in questi casi, è quella di fare una revisione del proprio CV e della lettera di presentazione in modo che compaiano al primo posto le informazioni che il recruiter possa ritenere più importanti per la selezione di un candidato. E senza troppe difficoltà.
Molto spesso chi redige una job description inserisce all'interno del testo dei requisiti che considera utili per l'individuazione del candidato ideale. È altrettanto vero, però, che non tutte queste skills sono indispensabili per essere assunti. All'interno dell'annuncio di lavoro, infatti, molto spesso vengono tenuti separati i requisiti chiave da quelli non fondamentali. Se non si dispone di tutti quelli che sono presenti nella descrizione, non bisogna farsi abbattere. Anzi.
E’ opportuno, in questi casi, tenere a mente la regola del 50%: se hai almeno la metà delle competenze descritte utili a ricoprire una determinata figura, ti consigliamo di inviare ugualmente la tua candidatura. Anche nel caso in cui non venissi scelto per quel determinato ruolo, potresti comunque essere preso in considerazione da parte dell'azienda per ricoprire una posizione analoga.
La diffusione dei social network ha contribuito a fare in modo che molti di noi potessero far conoscere le proprie competenze e le proprie abilità a livello mondiale. Eppure, molti non sanno che in molti casi questo può essere controproducente. Soprattutto quando si utilizzano i canali social per fare commenti poco intelligenti, maleducati o inappropriati all'interno di temi di attualità o all'interno di una specifica comunità.
Se si utilizzano questi canali, invece, per scrivere qualcosa che possa essere di ispirazione per gli altri o che possa aprire un dibattito costruttivo, è sicuramente un modo per farsi notare da chi sta cercando il candidato ideale
Al giorno d'oggi è indispensabile lavorare al proprio personal branding ancora prima di iniziare a spulciare tra le varie offerte di lavoro. Con il termine “personal branding” si va ad intendere un'attività che deve essere fatta su se stessi e che porta progressivamente all'eliminazione di tutto ciò che risulta essere inutile, ridondante o che, comunque, può distogliere in qualche modo l'attenzione da quelle che possono essere le nostre competenze.
In una situazione come quella attuale in cui sono sempre più gli individui che per cercare di attirare l'attenzione su di sé fanno rumore (soprattutto nei social), è indispensabile iniziare a lavorare di ago e filo. Il nostro consiglio è, quindi, quello di eliminare tutto ciò che possa essere in qualche modo fraintendibile. Ma, piuttosto, di focalizzarsi sul fare in modo che il messaggio che si vuole esprimere sia chiaro e coerente con tutto ciò che ti circonda. E su quella che è la nostra filosofia di vita.
Il mercato del lavoro ha subito dei forti cambiamenti nel corso degli ultimi anni. Se fino a qualche decennio fa per proporre la propria candidatura ad un'azienda bastava presentarsi di persona e chiedere di parlare con un responsabile delle risorse umane, al giorno d'oggi nessuno sarebbe in grado di ottenere un colloquio conoscitivo senza previo appuntamento.
Partendo da questo presupposto, risulta indispensabile andare ad utilizzare tutte quelle modalità che permettono di mostrare il lato migliore di sé. Ma, soprattutto, quelle strategie che consentono di entrare in empatia con il recruiter ancor prima che questo ci abbia conosciuto personalmente. Ma come fare quindi?
Strutturare nel modo ottimale il proprio curriculum vitae è sicuramente importante. Fare una revisione della propria lettera di presentazione rendendola il quanto più possibile accattivante sicuramente aiuta. Eppure, se si vuole davvero attirare l'attenzione di un Head Hunter, si può cercare di sfruttare la tecnologia a proprio vantaggio.
Le opzioni in tal senso sono davvero tantissime. Puoi pensare, ad esempio, di presentare un portfolio digitale, magari attraverso la creazione di un sito internet personale, dove il recruiter abbia l'opportunità di vedere le tue competenze, scoprire i tuoi successi professionali, leggere delle tue pubblicazioni e studiare approfonditamente i progetti che ti hanno visto coinvolto in precedenza.
Un altro ottimo sistema è quello di realizzare un video di qualche minuto in cui racconti di te stesso, delle tue competenze e del perché quell'azienda dovrebbe assumere proprio te. La video candidatura è il trend del momento. E perché, allora, non provarci?
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