Come distinguersi dalla massa nella ricerca di un lavoro

Sei alla ricerca di un nuovo impiego?

Hai trovato qualche annuncio che risulta interessante? 

Stai cercando di capire come distinguerti dalla massa nella  ricerca di un nuovo impiego?

Allora sei capitato nel posto giusto.  

Secondo una recente ricerca è stato dimostrato che i recruiter impiegano all'incirca 15 secondi per valutare un cv. E allora qual è il sistema migliore per fare in modo di risultare  interessanti per un selezionatore sin dai primi istanti?  

Nel corso dei prossimi paragrafi andremo a scoprire quali sono le strategie più utili per  riuscire a distinguersi dalla massa nella ricerca di un lavoro. E, ovviamente, anche per  aumentare la percentuale di possibilità di essere ricontattati per un colloquio conoscitivo.  

Personal branding  

A che cosa ci riferiamo quando parliamo di personal branding? L'immagine personale che  trasmettiamo di noi stessi attraverso i social network è rappresentata dall'insieme delle  nostre qualità, i valori in cui crediamo, il nostro background professionale e le competenze  che abbiamo acquisito nel corso degli anni. E, perché no, anche dal nostro stile personale.  Focalizzarsi in un'attività di personal branding significa essere a conoscenza di quale sia il  percorso lavorativo che si vuole intraprendere. E, allo stesso tempo, essere consapevoli del  nostro valore nel mercato del lavoro. Se si è alla ricerca di un nuovo impiego, è  indispensabile cercare di trasmettere il più possibile gli elementi che ci rendono unici rispetto  agli altri candidati e il motivo per cui un'azienda dovrebbe scegliere proprio noi tra tante altre  richieste di assunzione.  

La revisione del Curriculum Vitae  

Il Curriculum Vitae è uno degli strumenti fondamentali per un candidato che vuole proporsi  per un impiego. Se lo scrive nel modo giusto, il CV può aiutare a distinguersi dalla massa e  aumentare le opportunità di essere contattato per il tanto agognato primo colloquio. Ma  come riuscire a fare colpo sin dal primo istante?  

Un’ottima strategia è quella di fare una revisione del proprio cv, creando un documento ad  hoc per ogni annuncio di lavoro. In questo modo, si avrà l’opportunità di mettere in evidenza  le precedenti esperienze lavorative e le competenze acquisite in base a ciò che viene  richiesto all’interno della job description.  

Un’altro consiglio molto utile in questi casi è quello di fare estrema attenzione alla  grammatica e all’ortografia. Chi vorrebbe assumere qualcuno che si presenta con un  biglietto da visita ricco di errori?  

Fornire poche informazioni ma ben chiare  

Questo è un consiglio che suggeriamo di seguire in ogni situazione. Piuttosto che dilungarsi  nella realizzazione di un CV composto da tante pagine o in una lettera di presentazione  prolissa, sarebbe meglio preferire testi brevi e concise.  

Cercare di concentrare le informazioni riguardanti il nostro background professionale a ciò  che è attinente all’offerta di lavoro è di gran lunga preferibile a fare un tema interminabile e 

difficile da leggere. Non dimenticare, infatti, che l’obiettivo di un candidato è quello di  catturare l’attenzione del recruiter e distinguersi dalla massa. Tutte le altre informazioni sulle  proprie competenze, si potranno sempre fornire durante il colloquio con il selezionatore.  

Cercare il lavoro più adatto per le proprie esigenze 

Per capire quale bisogna guardarsi allo specchio ed analizzare i propri punti di forza e di  debolezza. Ma anche decidere cosa si vuole davvero fare nella propria vita e gli obiettivi che  si vogliono raggiungere nel medio e lungo periodo.  

Quando si è alla ricerca di un impiego, non bisogna fare l’errore di inviare il proprio CV in  massa rispondendo a tutti gli annunci di lavoro che si trovano in rete e off-line. Piuttosto,  invece, sarebbe opportuno cercare le occasioni professionali più adatte al nostro io e che più  si accostano al nostro ideale di lavoro.  

Questo modus operandi è efficace per due motivi:  

  1. non risultare un semplice candidato che prende qualsiasi proposta in considerazione. Non bisogna dimenticare che noi siamo i primi selezionatori di noi stessi. E, di conseguenza, spetta a noi scegliere con cura i nostri futuri partner lavorativi a cui  dedicare la nostra professionalità.  
  2. non siamo nel medioevo. Le aziende parlano tra loro. Soprattutto se operano nello stesso settore. Di conseguenza, è meglio che due aziende si contendano la vostra candidatura, piuttosto che vi venga data la nomea del “qualunque azienda va bene”!  

Prepararsi adeguatamente al colloquio  

Abbiamo investito nella nostra immagine ed è arrivata la proposta di colloquio che stavamo  aspettando. Cosa facciamo ora? Il primo step è quello di non sottovalutare il momento del  confronto con il recruiter. Nemmeno se si trattasse di un colloquio telefonico.  Questo momento, infatti, rappresenta il primo contatto con l’azienda e non si può rischiare di  fare fin da subito una brutta impressione. In questi casi, mantenere la calma e la  concentrazione per dare le migliori risposte sono i principi su cui basare la conversazione. E  se il selezionatore dovesse chiamare ma la chiamata viene persa? Non entrate nel panico  ma fatevi lasciare i dati e se possibile riorganizzate l’appuntamento. In questo modo,  risulterete professionali e organizzati. E darete una piccola prima dimostrazione di problem  solving!  

La scelta dell’outfit giusto per il colloquio  

Ed eccoci all’appuntamento col selezionatore nella sede dell’ azienda.  Importante sarà la scelta dell’abito più adeguato per l’occasione. L’outfit che si indosserà,  infatti, determinerà la prima impressione che si darà al recruiter.  

Il look deve essere sempre in linea con gli standard aziendali. E, al tempo stesso, deve darti  modo di sentirti a tuo agio. A tal proposito, consigliamo sempre di consultare il sito e i canali  social dell’azienda, in modo da capire con largo anticipo quale sia la scelta di stile vincente. 

Come fare colpo al colloquio?  

Sei una persona che vuole un lavoro (proprio quello per cui sei stato contattato) e che vuole  emergere tra gli altri candidati per dimostrare la propria unicitá ed il proprio  valore? Innanzitutto è bene ricordare di presentarsi da soli! Se si è accompagnati, sarebbe  meglio chiedere al nostro amico (o parente che sia!) di aspettare in sala d’attesa. In questo  modo si dimostrerà fin da subito di avere una buona dose di indipendenza ed  intraprendenza. La seconda cosa è quella di ricordarsi di portare con sé tutti i documenti che  il selezionatore potrebbe richiedere.  

Un’altra strategia di successo è quella di studiare l’azienda e presentarsi preparati in merito  ai prodotti o servizi proposti, ai premi vinti e all’approccio in termini di sostenibilità.  

Utilizzare l’approccio giusto al colloquio  

Durante il colloquio sarebbe opportuno mantenere un atteggiamento composto, un tono  della voce pacato e una postura composta. Guardare negli occhi la persona che si ha di  fronte, non parlare troppo velocemente e scandire le parole, sono ottime strategie che  permettono di accertarsi in ogni momento l’attenzione del proprio interlocutore. Non bisogna  dimenticare, inoltre, di osservare i movimenti e i segnali che invia il selezionatore, in modo  da poter calibrare la conversazione a proprio favore.  

Un altro consiglio che ci sentiamo di dare ai candidati è quello di non concentrare il colloquio  cercando di assecondare a tutti i costi il selezionatore. Ma, piuttosto di convogliare le proprie  energie sull’essere sé stessi, valorizzando i propri pregi. Dovresti dimostrare che non ti  serve mentire. Un selezionatore cercherà anche l’onestà in un candidato. Non dimenticarlo!  

Mantenere alta l’attenzione durante il colloquio  

Per mantenere l’attenzione durante la conversazione, consigliamo di fare esempi concreti e  argomentare le proprie opinioni. Ma anche identificare situazioni analoghe in cui ci si è  trovati, spiegando il proprio modo di agire, come si è trovata la soluzione ad un problema. E,  ovviamente, anche il tipo di risultati ottenuti! Non dimenticare che un conto è dire che si è  una persona organizzata, e un altro è portarne le prove!  

Ultimo punto: fare domande! Per quanto si rappresenti la parte del candidato, non bisogna  dimenticare che anche l’azienda è sotto esame durante il colloquio. L’ultima decisione  sull’accettare o meno il lavoro, infatti, spetta solo a noi!

A tal proposito consigliamo di Informarsi sulla posizione che si andrebbe ad occupare e sul possibile percorso di crescita. 

Pubblicato il 17 ottobre 2022 in Orientamento Lavoro da Lorenzo Nincheri

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