Il mondo del lavoro degli ultimi 20 anni è cambiato. E cambierà ancora nei prossimi 20 anni. Se prima il presentarsi alla porta di un’azienda bastava per entrare a far parte del suo organico perché all’interno della stessa erano presenti figure professionali non coperte, ad oggi, sono molte le realtà i cui ruoli sono già ben definiti ed assegnati. E, nel momento in cui si libera una sedia, c'è la gara per accaparrarsela. Qui entrano in gioco i recruiter che selezionano i possibili candidati. E qui entrate in gioco voi con il vostro curriculum vitae. Premettendo che non esiste il CV perfetto che vi farà aprire le porte del mondo del lavoro come una chiave magica, esistono almeno 5 step cruciali su cui far leva per poterne scriverne uno che sia il più adatto possibile all’azienda su cui volete far colpo o al settore su cui volete mettere le basi della vostra scalata professionale. Ma, soprattutto, che vi dia modo di essere concisi, diretti ed esaustivi verso quel lettore, che poi probabilmente diverrà il vostro interlocutore durante il colloquio conoscitivo.
Il primo step che sicuramente bisogna fare ancor prima di scrivere un curriculum, è quello di cercare di capire quale percorso lavorativo vogliamo intraprendere. E, di conseguenza, quale sia il settore in cui vogliamo indirizzare la ricerca per una potenziale collaborazione.
Questa analisi introspettiva, oltre ad aiutarci a capire cosa vogliamo diventare e quindi darci modo di guardare con un occhio al futuro che vorremmo, ci permette anche di analizzare il nostro passato. E, quindi, di capire se il percorso intrapreso fino a questo momento ci è d’aiuto.
Non dimentichiamo, inoltre, che questo percorso introspettivo ci consente di individuare ed analizzare possibili errori fatti in precedenza per porvi rimedio. Oltre a permetterci di non ripeterli nel futuro.
Ora sappiamo chi siamo, da dove arriviamo e dove vogliamo andare. Il prossimo step sarà quello di analizzare il mercato in cui vogliamo entrare.
L’analisi del settore di riferimento ci sarà sicuramente utile per svariati motivi. Il primo è quello di accertare che quello sia il settore giusto per noi e per le nostre qualità. Il secondo è che, il percorso intrapreso e di cui ora dovremmo essere più consci, sia adatto ai ruoli che questo richiede.
Questa analisi ci permetterà di capire quale percorso formativo o scolastico ci serva per potersi approcciare al ruolo desiderato. Questa ricerca sarà altresì utile per comprendere al meglio il modus operandi delle aziende che fanno parte di questo settore. E, quindi, di poter conoscere la loro organizzazione interna, le loro regole su comportamento ed outfit. Ma anche il tipo di progetti che hanno in previsione per il futuro.
Se abbiamo fatto bene tutti i compiti per casa precedentemente descritti, siamo pronti a passare allo step successivo, ossia scrivere il curriculum. Evitando elenchi interminabili su quel che c’è da scrivere nel cv, utili solo a creare confusione nelle persone, cerchiamo di capire in primis il suo scopo.
Il CV serve ai recruiter per carpire il tipo di persona che c’è dietro quel foglio, se possiede le qualità richieste dall’azienda e se tra le sue peculiarità, ce ne sono di utili da fruire in futuro per posti emergenti che verranno in seguito alla realizzazione di nuovi progetti. Al momento di inserire le vostre esperienze lavorative, concentratevi su quelle che vi hanno dato lustro. Indicatene 1 o 2 che facciano capire che siete comunque persone attente al dettaglio e che non tralasciano le esperienze meno vistose. E che, anzi, sono sempre in crescita e disposte a migliorare. Cercate, inoltre, di esaltare le vostre qualità. Senza, ovviamente, esagerare. Fate accenno, piuttosto, a qualche difetto che vi renda umani ma, soprattutto, umili, agli occhi del selezionatore.
In tutto ciò, ricordate che la persona che leggerà il vostro curriculum ne avrà molti altri tra le mani. E che il tempo che ha a disposizione è davvero poco. Il vostro cv, quindi, dovrà essere di facile lettura ma accattivante. Esaustivo ma non completo. Non dimenticate, infatti, di tralasciare qualche dettaglio interessante per il colloquio. Avere qualche asso nella manica da giocare durante l’appuntamento vis a vis è sempre un mossa vincente.
Il prossimo step è inerente al dettaglio ed all’estetica.
Ma cosa intendiamo per attenzione al dettaglio? Nello scrivere un CV bisogna sempre ricordarsi che le informazioni riportate, ci verranno poi richieste dagli interlocutori al momento del colloquio. Di conseguenza, quanto più sarete dettagliati nel descrivere le vostre esperienze, tanto più dovrete essere accurati nel raccontarlo, poi, al recruiter. E’ quindi consigliabile tralasciare qualche dettaglio anche per rendere le descrizioni più fluide e meno impegnative per il lettore.
Ai giorni nostri, è importante inserire nel curriculum i link ai propri canali social. Prima di intraprendere questo passaggio, però, sarebbe meglio analizzare il proprio account su ogni piattaforma e sistemarlo per renderlo più appetibile agli occhi del selezionatore. Una buona strategia, in questi casi, è quella di rendere privati alcuni contenuti. O, comunque, limitarne l’accesso ad una nicchia ristretta di persone. In questo modo, si eviterà il rischio di compromettere la propria immagine mettendo di dominio pubblico foto o citazioni di dubbio gusto. Non dimenticare: mai mancare di professionalità.
Passiamo ora al fattore dell’estetica. Nonostante questo argomento possa essere associato più a coloro che cercano un lavoro nell’ambito del design, della creatività, della moda o simili, un bel curriculum con una bella estetica ed un layout ricercato possono aiutare ad attirare al meglio l’attenzione dei recruiter.
Ultimo consiglio in questo ambito riguarda la pulizia. Ovvero il controllo ortografico con punti e virgole nei posti giusti, la sistemazione di eventuali sbavature, immagini allegate tipo foto con dei bei colori. Insomma, tutto deve essere ordinato e pulito.
Ultimo step sta nella lettera di presentazione che allegherete al CV. Ora vi starete chiedendo cosa scriverci all’interno. Ebbene, la lettera di presentazione serve per raccontarvi. Si tratta di uno strumento molto utile che permette di fornire un'immagine di voi che vada oltre a quella dei meri dati inseriti nel Curriculum.
E’ in questa lettera che potrete raccontare chi siete e che tipo di rapporto con i colleghi e i superiori cercate. Ma, soprattutto, quali sono le vostre motivazioni e aspirazioni personali che vi hanno spinto a far richiesta per poter collaborare con quella determinata azienda. Come nel caso del curriculum, non deve essere un’epopea. Propendete, piuttosto, per una sintesi che riesca ad esprimere al meglio il vostro quid in più. Deve essere essenziale ed efficace. Abbiate sempre fiducia in voi stessi e nelle vostre capacità. Il lavoro che desiderate è un passo più vicino.
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