Annunci di lavoro: come interpretare i criteri di selezione

Sei in cerca di un impiego ma non sai come muoverti tra i mille annunci all’apparenza  uguali? Ti è sembrato che le offerte di lavoro siano molto simili tra loro? Ti sei trovato nella  condizione di non capire nel dettaglio cosa cerca un’azienda in un candidato? Allora sei  capitato nel posto giusto. Nel corso dei prossimi paragrafi, infatti, andremo a scoprire come  interpretare i criteri di selezione dei recruiter al meglio.  

Identificare i requisiti necessari e quelli non indispensabili  

Il primo passo da fare per interpretare i criteri di selezione è quello di identificare le skills  richieste. In questo modo, sarà possibile sapere con certezza quali sono le caratteristiche  che l’azienda si aspetta dal candidato. E, soprattutto, se l’annuncio di lavoro rispecchia le  competenze tecniche necessarie. Generalmente, se il candidato dispone di tutti i requisiti forniti nella job description, si avranno maggiori possibilità di venire scelto per quella  determinata mansione.

Ma se non si hanno tutte le skills richieste?  

A tal proposito, ci teniamo a ricordare che alcune caratteristiche presentate negli annunci di  lavoro vengono definite “mandatory” e, di conseguenza, sono da considerarsi come  necessarie per ricoprire uno specifico ruolo. Tutte le altre, invece, non sono fondamentali. E,  quindi, rappresentano solo un’ indicazione di preferenza.  

Fare un’analisi preventiva delle skills  

Una volta che si sono identificati i criteri di selezione richiesti, non rimane che controllare se  le competenze che si possiedono corrispondano alle necessità dell’azienda. Del tutto o in  parte. Un’ottima strategia da seguire in questi casi è quella di separare ciascun criterio di  selezione ed analizzarlo singolarmente.  

Lo studio approfondito dei criteri di selezione specificati negli annunci di lavoro permette di  prepararsi in modo adeguato all’appuntamento con il recruiter. E’ molto probabile che  durante l’incontro con il selezionatore, infatti, venga richiesto al candidato di raccontare quali  siano le esperienze professionali che possano essere in qualche modo connesse ai criteri di selezione richiesti.  

Adottando questa strategia, quindi, il candidato partirà con un vantaggio non indifferente:  una maggior preparazione alle potenziali risposte del selezionatore. Parlare delle proprie  precedenti esperienze lavorative preparandosi un piccolo discorso, permette di fare un’ottima impressione al recruiter. E, di conseguenza, di qualificarsi ad un  livello superiore rispetto agli altri candidati.  

La regola del 50 e 50  

Quante volte ti sarà capitato di sbirciare tra gli annunci di lavoro e averne scovato uno che  sembra apposta per te? E poi, puntualmente, si vanno ad analizzare le skills richieste e ci si  accorge di non disporre di tutte quelle necessarie! Ebbene, cosa fare in questi casi?  Quando ci si trova di fronte ad una situazione del genere, capita di farsi prendere dallo  sconforto e decidere di lasciar perdere. Quello che suggeriamo noi, invece, è quello di tentare lo stesso e inviare il proprio cv. Ma perché farlo anche se non si è perfettamente in  linea con ciò che viene richiesto dall’azienda?  

Innanzitutto bisogna partire dal presupposto che alcune aziende partono da un’idea di  massima di un candidato perfetto. E, di conseguenza, decidono di inserire nella job  description tutte le competenze che dovrebbe idealmente avere. Tuttavia, se un recruiter  ricevesse un curriculum da qualcuno che è valido, nonostante non disponga di tutte le  caratteristiche mandatory, potrebbe ugualmente decidere di assumerlo. Il selezionatore,  infatti, potrebbe decidere di colmare eventuali lacune o mancanze in un secondo momento.  Magari attraverso l’affiancamento di una figura senior.  

Quindi, ricapitolando, se si hanno almeno la metà dei requisiti richiesti, sarebbe opportuno  inviare ugualmente il proprio CV. Nella peggiore delle ipotesi, non si verrà assunti per la  posizione prescelta ma l’azienda potrebbe decidere di tenere da conto il nominativo del  professionista per un altro ruolo.  

Leggere tra le righe di un annuncio  

Leggere attentamente un annuncio di lavoro vuol dire proprio questo: essere anche in grado  di leggere tra le righe. E garantisce un vantaggio strategico importante. Anzi, importantissimo.  

Un errore comune è quello di soffermarsi a ciò che viene scritto letteralmente nella job  description. Molte volte, addirittura, in modo distratto. Sono pochi, invece, coloro che  scavano a fondo e cercano di contestualizzare l’annuncio di lavoro. O che provano ad  identificare quali siano le esigenze che si celano dietro ad un apparentemente anonimo e  sterile elenco delle skills richieste. E che tentano di individuare quali siano le reali aspettative  nutrite dall’HR e dall’azienda. Che provano, in buona sostanza, a identificare quale genere di  professionista il brand stia effettivamente cercando di attrarre.  

Meglio competenze tecniche o skills trasversali?  

Rispetto a qualche anno fa, al giorno d’oggi il livello di aspettative nei confronti dei candidati  si è alzato notevolmente. Anzi, si può tranquillamente dire che l’asticella si è alzata al punto  tale che, molto spesso, alcune capacità tecniche vengono addirittura (ed erroneamente)  date per scontate.  

Basti pensare, ad esempio, a chi si candida come cameriere. In questo caso sarebbe  impensabile proporsi solo se si è disponibili a lavorare su turni. La conoscenza della lingua  inglese, la capacità di lavorare in team, avere un’ottima gestione dello stress e il problem  solving sono competenze necessarie per la figura richiesta.  

A tal proposito, quindi, consigliamo di fare sempre molta attenzione a controllare di disporre  non solo delle competenze tecniche richieste, ma anche delle skills trasversali. Sono queste  ultime, infatti, che andranno a determinare l’esito positivo o meno della propria candidatura.  

Per ritornare all’esempio di prima, non serve necessariamente essere in grado di portare 8  piatti contemporaneamente per essere assunti. Anzi. Viene valutato con maggiore  entusiasmo da parte dei selezionatori l’atteggiamento educato, gentile, positivo e propositivo  del candidato. 

Creare un CV ad hoc  

La cosa migliore da fare quando si è interessati ad un annuncio di lavoro, è quella di mettere  le mani al proprio Curriculum e cercare di revisionarlo in modo da creare una versione ad  hoc per l’occasione. Con questo, ovviamente, non stiamo dicendo di riportare competenze o  esperienze lavorative non veritiere. Quanto piuttosto di fare le dovute modifiche al testo,  affinché possa risultare più interessante agli occhi del recruiter.  

Interpretare i criteri di selezione nel modo corretto significa anche questo. Cercare di entrare  in empatia con l’azienda o il selezionatore, capire ciò che vuole e iniziare ad utilizzare nel  testo gli stessi termini impiegati all’interno della job description.  

Anche in questo caso, cerchiamo di fare un esempio pratico per essere più chiari. Se  nell’annuncio di lavoro viene richiesto come requisito indispensabile un’esperienza  pregressa come Store Manager, ma ti sei accorto che nella versione originale del tuo cv  avevi scritto responsabile di negozio, ti conviene cancellare quest’ultimo termine e sostituirlo  con quello utilizzato dal recruiter.  

  

Esercitarsi a investire del tempo solo negli annunci più adatti  

Comprendere realmente un annuncio di lavoro significa anche evitare di farsi cogliere  impreparati e fraintendere ciò che è scritto nell’annuncio. Nel corso degli ultimi anni siamo  stati spesso abituati a pensare che, per candidarsi ad una proposta di lavoro, sia necessario  dimostrare la corrispondenza esatta tra le skills elencate nell’annuncio e il nostro profilo  come professionisti.  

Essere il candidato migliore, però, non significa essere sempre in possesso di tutte le  competenze richieste. Questo significa, quindi, che non è detto che la perfetta  corrispondenza con i requisiti presenti nell’annuncio garantisca in automatico il posto di  lavoro. 

Pubblicato il 24 ottobre 2022 in Consigli Curriculum e Colloquio da Lorenzo Nincheri

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